VIDEO/ Lungofiume, aperto il cantiere per gli accessi e la ricostruzione delle ‘casette’

E’ il primo lotto dei tre previsti (per 8,5 milioni di euro) che puntano a valorizzare l’area verde cittadina dei due fiumi

TERAMO – Come annunciato nel corso del convegno organizzato nella recente Fiera dell’Agricoltura, sono partiti questa mattina i lavori del tre primo lotti per la tutela e la valorizzazione del lungofiume Vezzola di Teramo.

Con il taglio del nastro del cantiere della Point Costruzioni allestito in via Vecchio Mattatoio, si dà inizio alle prime fasi del progetto elaborato da Ca.Se Atelier di Teramo, lo studio di architettura tutto al femminile, dell’architetto Serena Sorgi e dell’ingegnere Caterina Cordoni (coadiuvate dalle ingegnere Di Giacobbe e Di Marco). Nel primo lotto, finanziato interamente con fondi del Comune (600mila euro), si procederà alla prima fase dell’intervento, che riguarderà, com’è noto, la sistemazione dei quattro accesso di via Cona, via Vecchia, Ponte a Catena e via Vecchio Mattatoio, assieme alla demolizione e ricostruzione in questi due ultimi punti, della ‘casette’ in forte degrado, che diventeranno rispettivamente un centro di educazione ambientale e un punto di ristoro.

Il progetto complessivo, candidato al Cis (il Contratto istituzionale di sviluppo) e ad altri canali di finanziamento prevede un importo complessivo di 8,5 milioni di euro e comprenderà anche una nuova pista ciclabile, oltre alle connessioni con il resto della città. All’inaugurazione erano presenti (oltre agli assessori Martina Maranella, Valdo Di Bonaventura, Maurizio Verna e Antonio Filipponi, e i consiglieri Dario Luciano Di Dario, Piergiorgio Passerini, Flavio Bartolini e l’imprenditore titolare dell’impresa, Filippo Di Antonio) anche il dirigente comunale del settore, Gianni Cimini, che assieme all’ingegnere Alessandra Di Giuseppe Cafà sono riusciti ad accelerare i tempi per passare tutte le varie fasi della progettazione in appena un anno di tempo, a conferma della priorità che l’amministrazione riserva allo sviluppo di questa area-polmone, vero hub strutturale della città.